Tacquinio Culturale

Taccuino Culturale Prima parte: In Passato.

Castrignano ha dato il natale a uomini prestigiosi che nel passato furono maestri di dottrina e di sapere.

 

1681
 

32. Onofrio da Castrignano dei Greci.
VITA, E MIRACOLI – del GloriosoS. Saba Abbatedescritta con varie, ed erudite considerazioni dal P. Onofrio di Castrignano dei Greci,
Teologo, Lettore, e Predicatore Generale de’Minori Osservanti Riformati dell’ Ordine di S. Francesco.
Dedicata all’ illustrissima Eccellentissima Signora D. Brigida Grimaldi Imperiale Marchesa d’ Oyra,
Principessa di Francavilla & c.
Stemma dei Grimaldi coronato.
In Lecce, Appresso Pietro Micheli, 1681. Con Licenza de’ Superiori.
cm.14×91/2;pp.[24]. 176, [8].

 

NOTE TIPOGRAFICHE
Sull’ impronta: IL PENITENTE DI PALESTINA.PROSE
1) Dedicata: Eccellentissima Signora. (pp.[5-12]).
2) Il Libro al Lettore. (pp.[13-15]).

VERSI

1) L’ Autore al Libro (p.[19]).
2) Al Molto Reverendo Padre Fra Onofrio Guido da Castrignano Riformato. Madricale di Francesco Prato. (p.[20]).
3) Abb. Leonardi Martenae S.T. & U.I.D. Canonici Dyociensis. Epigramma. (p.[21]).
4) Eiusdem epigramma. (p.[21]).
5) Sonetto del Sig. Angelo Gorgoni. (p.[22]).
6) Dello stesso Signore allo stesso Padre Onofrio, gran sacro Oratore, e gran Poeta. (p.[23]).
7) Del Padre Bonaventura da San Pier di Lama Riformato.
Allude alle composizioni metriche dell’ autore. (p.[24]).

BIBLIOGRAFIA SULL’ EDIZIONE
Bonaventura da Lama, p.396.
Arditi, p.132 (citazione)
Marti, p.112.
Vite, ms. ,vol.14

 

1681
 

33. Onofrio, da Castrignano dei Greci.
VITA E MIRACOLI – Del Glorioso S. Saba Abbate […]
[Seconda coppia; differisce dalla precedente per avere la segnatura e per lo stato di conservazione].
STATO DI CONSERVAZIONE
Tracce di tarlo ma testo leggibile.
NOTE MANOSCRITTE
Sul frontespizio è segnata la precedente collocazione: XV.B.4

 

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E’ ancora

Vittorio Tarantini, filosofo insigne vissuto nel XV secolo, Francesco Marzo filosofo e scienziato del XVII secolo; Francescantonio Meledi Sacerdote e letterato del ‘700.

 

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Don Francesco Maria Manieri, sacerdote di Carpignano Salentino, vissuto nella seconda metà del ‘700, in un suo manoscritto, cita un pittore di Castrignano dei Greci (senza indicare il nome) che “accomodò la figura di Santa Marina — e quella della Vergine SS.” (delle Grazie n.d.a.)(60).

 

Seconda parte: ai nostri giorni.
 

Tra i poeti, oltre a Leonardo Mascello, ricordiamo Mario Corina, di padre Castrignanese. Questi trascorse la fanciullezza e la giovinezza tra Matera e Castrignano.
In alcune delle sue belle liriche esprime ricordi e sentimenti profondi.
Tra gli studiosi del nostro patrimonio culturale, per la loro encomiabile attività occupano un posto di rilievo Paolo Stomeo, Salvatore Sicuro, Giannino Aprile, Brizio Colella, Angiolino Cotardo, e non ultimo Padre Mauro Cassoni, monaco nella casa Benedettina di Martano.
E tra gli Stranieri il tedesco Gherard Rohlefs, i greci G. Disikirikis e A. Karanastàsis e l’ ateniese Angela Meriano che si sente profondamente legata a Castrignano dei Greci e che con le sue iniziative tiene vive le relazioni fra la Grecia e la nostra terra al fine di rinsaldare la resistenza linguistica delle minoranze grecofane.
Un notevole contributo è stato dato dal Centro Studi “Grecìa Salentina”, i cui resoconti sono stati pubblicati sulla rassegna “Prozìmi” (Lieviti), nata dalla ferma volontà di Domenico Greco nel 1973.
Si dette inizio con un discorso e una impostazione programmatica basati sulla raccolta e pubblicazione di ogni fatto legato al patrimonio idiomatico e culturale dei greco-salentini.
Detta rassegna andò di fascicolo in fascicolo sempre più arricchendo i suoi interessi di ricerca nei settori della conoscenza umanistica e storica. Nè possiamo sottacere il contributo dato da Eugenio Mastroleo anch’ egli Direttore del periodico e Giuseppe Marini, entrambi accomunati da un fervore di ricerca e di impegno, frutto di appassionata dedizione ai problemi culturali.

 

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Per il Centro Studi “Grecìa Salentina” Gherard Rohlfs tenne una conferenza sul tema “La Grecìa Salentina” alla quale parteciparono studiosi e personalità della cultura della Provincia di Lecce.
In quell’ occasione il Sindaco Vincenzo Frisullo conferì all’ illustre ospite la cittadinanza onoraria per aver dedicato la sua vita allo studio e alla valorizzazione del nostro greco.

 

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Nel 1970 fu pubblicato a cura di un gruppo di giovani il numero unico locale “Il Registratore” che riportava informazioni e varie attualità.
Vi figuravano saggi a carattere socio-culturale di G. Fiorentino e D. Chirivì. Tra i vari problemi affrontati, di più rilevante considerazione è l’ inchiesta sociologica condotta da Sandro Frisullo.

 

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Iniziative culturali ed artistiche per valorizzare il patrimonio grecofono furono promosse nel 1977 dal Centro Sociale di Educazione Permanente (C.S.E.P.) frequentato da laureati, laureandi, diplomati, studenti, operai, che seguiranno un corso di lingua e civiltà greca. Si costituì, inoltre, un gruppo folkloristico che si esibì il 24 Agosto in Piazza S. Oronzo a Lecce in uno spettacolo d’ arte popolare Salentina, diretto da Giuseppe Campa.
Il C.S.E.P. curò la pubblicazione di tre fascicoletti che ottennero grandi consensi nel pubblico:
1) “Il canto “grìco” della passione di Gesù”
2) “Mauro Cassoni”
3)”Del modo di annotar nascite, lasciti ed altri atti nella matrice chiesa di detta terra di Lipignana (“Melpignano”)”.
Occasioni di cultura sono da considerare: la mostra di attrezzi agricoli e casalinghi, riuscitissima, e i concorsi di poesia dialettale e in “grìco” realizzati dal C.R.S.E.C. di Castrignano dei Greci, per il recupero della lingua greca e del dialetto.

 

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L’ iniziativa, invece, che offrì ai ragazzi l’ opportunità di apprendere il linguaggio “grìco” e di conoscere la cultura locale, fu data, a Castrignano, dell’ insegnamento nelle scuole elementari del greco salentino e del greco moderno comparato.
Fu una proposta di sperimentazione che ebbe inizio nell’ anno scolastico 1972-73 e fu condotta da Angiolino Cotardo. Seguita e verificata periodicamente dall’ Ispettore Centrale dell P.I. Dott. Nicola Celli e, successivamente, dall’ Ispettore Tecnico periferico, Dott. Brizio Colella, ebbe esito positivo e offrì valide indicazioni di carattere didattico e organizzativo.
(In seguito a questi risultati, nel 1976, fu presentato al Ministero della P.I. uno schema di proposte che indussero gli organi competenti a estendere, in via sperimentale, l’ insegnamento del “grìco” a tutte le scuole della Grecìa Salentina).
In questi ultimi anni, nel clima di riscoperta della propria identità culturale e rivalutazione delle tradizioni popolari, è stata organizzata una serie di spettacoli musicali e teatrali eseguiti dagli alunni delle scuole elementari e diretti da Giuseppe Campa appassionato di etno-musica.
I risultati di questa sperimentazione sono stati largamente trattati nella pubblicazione di Ada Nucita e Angiolino Cotardo “Dieci anni dopo” (61).

60) Cfr. L. Capone, Op. cit.
61) A. Nucita e A. Cotardo “Dieci anni dopo” Tipografia Colazzo – Corigliano d’ Otranto

 

Da: Castrignano dei Greci di: Angiolino Cotardo

 

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