Tratto da: VIII Centenario della nascita di S. Antonio di Padova
-A Cura di Giuseppe Campa- |
Antonio di Padova è sempre stato un santo di casa a Castrignano dei Greci anche prima dell’evento miracoloso e, da tempo immemorabile, è il Santo protettore del paese. Lo dimostra la testimonianza del Parroco, Arciprete Andrea De Mitri che, rispondendo alla circolare del 21 Aprile 1874 dell’ Arcivescovo di Otranto Mons. Giuseppe Colazzo, con la quale si chiedevano notizie per la visita pastorale da effettuare nella Parrocchia, all’ art. 4 “Funzioni sacre. Quali le quotidiane, e quali le festive e solenni”, dichiarava: “…Il protettore del luogo è S. Antonio di Padova. Se ne celebra la festa nel giorno proprio de Santo 13 Giugno, preceduta dalla Tredicina nel suo altare, la quale ha principio nel 31 Maggio: ed oltre di questa festa, nella quale s’ impegnano le rendite del Santo, fassi ancora annualmente un’ altra più solenne festività preceduta da un triduo nella fine di Agosto o principii di settembre con le spontanee oblazioni del devotissimo popolo”. (1) Dopo ventiquattro anni, nel 1898, l’ evento miracoloso fissa definitivamente la data della seconda festività del Santo protettore al 23 Agosto. Ma cosa accadde quel giorno di 97 anni fa? Le testimonianze popolari e i documenti concordemente dichiarano con certezza che il paese fu salvato da un disastro grazie all’ intervento prodigioso di S. Antonio di Padova. Nella fanciullezza spesso i nonni mi raccontavano l’ avvenimento con grande commozione.“Doi cude veniane de Corianu; lu cielu scuru n’ abbissu; la gente vitte la morte vicina. Tutti scimme alla Chiesa e ci raccumandavame l’ anima, la salvezza era sulu… nu miraculu. Sporchi de fatica, ficime la processione cu le statue de Sant’ Antoni e de la Madonna Arcona e scimme versu lu “Farì”. Comu nci nvicinavame versu la via de Corianu lu maletiempu se spostava versu Martanu e dopu nu picca ssiu lu sule. Tutti gridamme: Miraculu! Sant’ Antoni ci salvau! “Questa testimonianza popolare è confermata totalmente dal parroco dell’ epoca Don Antonio Greco. Questi, testimone oculare, riporta una memoria scritta e autografa del 10 Agosto 1901, i cenni storici del “disastro dei tifoni”. Tale memoria è custodita nell’ archivio parrocchiale e viene qui di seguito riportata integralmente.“CENNI STORICI del disastro dei tifoni che, nel giorno 23 Agosto 1898, minacciavano di distruggere il nostro paese e che fu salvo per la gran fede ch’ ebbe nel suo protettore S. Antonio di Padova, a M. SS. di Arcona e all’ Immacolata Maria.Tutto il paese, perciò, per tramandare ai posteri una grazia tanto segnalata, e per sempre più confidare nel nostro Protettore S. Antonio in tutti i nostri bisogni spirituali e temporali, stabilì che la seconda festa che ab immemorabili si celebrava, a piacimento, in una delle domeniche di Agosto o di Settembre si avesse a celebrare nel detto giorno 23 Agosto. ECCONE BREVEMENTE LA STORIA Verso le due pomeridiane del succennato giorno 23, alcuni individui si avvidero che da ponente, minacciosi si avvicinavano parecchi tifoni al nostro paese.A tal vista quei pochi a squarciagola si posero a gridare: pietà, misericordia!!Alzatevi che siam perduti!!Si recavano tosto alla chiesa e, suonando a distesa le campane, in un attimo, tutta quanta la popolazione si riversò in Chiesa piangendo e tutti gridando: pietà misericordia. Presero poscia sulle spalle la statua del Santo, quella di M. SS. Arcona e dell’Immacolata e con me si avviarono verso quei tifoni lunghi, ch’ erano già in prossimità del paese.Come si piangeva tutti!! Quando la processione, col Santo avanti, fu allo sbocco di una via che mena alla campagna, tre tifoni erano vicinissimi, che già stavano per entrare nel paese. E’ mirabile a dirsi! Quei tifoni che minacciavano l’ eccidio del paese, deviano verso tramontana, e ad un tratto si dileguano, lasciando in quei pressi un denso polverio. Si ritornò poi in Chiesa, ed io salito sul pergamo, improvvisai alla meglio un discorso di circostanza, finito il quale si cantò il “Te Deum” e impartita la benedizione con la pisside ognuno compunto fe’ ritorno alla propria casa, ringraziando e inneggiando il nostro Santo Protettore dallo scampato pericolo.” |
Castrignano dei Greci 10 Agosto 1901
|
Il testimone oculare |
(1) A. DE MITRI: MANOSCRITTO, pag. 50, Archivio Parrocchiale (2) A. GRECO: MANOSCRITTO, Archivio Parrocchiale |