Attigua al cimitero vi è la chiesa della Madonna Arcona. E’ stata edificata nel 1731 ed è ad una sola navata, con due altari. L’ altare principale è di stile barocco e comprende la miracolosa immagine bizantina della Vergine col Bambino, venerata dai Castrignanesi sotto il titolo della Arcona, con grande, addirittura, eccezionale devozione. Attigua alla chiesa c’ è una vecchia costruzione datata 1727, probabile alloggio dell’ oblato, attraverso il quale si sale sul campanile della chiesetta. L’ altro altare molto semplice nelle linee è dedicato a S. Filomena della quale si conserva una tela di buona fattura.
Nel catasto Onciario leggiamo: “eravi nel luogo dove sta situata la chiesa…(illeg.) un’ immagine della B.V. della Grazia, che dicevasi della Arcona 29, dipinta entro un concavo di pietra, visitata da diversi di nostri, dicendo preci avanti la S. Immagine; e nell’ anno 1725 30; fratelli fedeli che accorrevano alla Venerazione della Beata Vergine, vi furono molti che ne ricevevano grazie particolari come fu il primo Donato Cosma di questa Immagine, che era stroppio e camminò libero. E accorsivi diversi accaggionati di molti malori ne furono istantaneamente liberati, così di questa terra, come gli altri paesi della provincia e fuori e per molteplicità della Grazia e miracoli, che, degnavasi la Vergine sotto il titolo e l’ immagine comparire ai suoi devoti, ne contribuirono delle molte limosine, colle quali si costrusse la chiesa, e si fondarono molti capitoli per celebrazioni di messe che si fanno dal reverendo capitolo di questa terra nella chiesa…(illeg.) e si trattiene l’ oblato per mantenerla aperta, e servirla per uso del quale servando detto giardino, perciò non si tassa”31. Leggiamo ora il contenuto del manoscritto conservato nell’ archivio della Chiesa Parrocchiale riguardante la Vergine SS. d’ Arcona che si venera e si solennizza in Castrignano dei Greci il giovedi che succede alla S. Pasqua e “Il canto greco della Madonna Arcona”. Nei primordi del sec.XVIII verso il 1730 in Castrignano dei Greci, non lungi dall’ abitato, nel luogo o territorio detto “Arcona”, vi era una effigie di Maria SS. col divin Pargoletto in grembo, affresco di antica data, forse della scuola greca. Questa immagine, ad immemorabili, veniva detta dal paese: la Madonna Arcona. Nulla altro di peculiare e rimarchevole intorno al titolo. Il sacro oratore potrebbe agevolmente, particolarizzando sul nome di Arcona, riferirsi col pensiero a quanto rinviensi nelle sacre Carte intorno all’ Arco, posto da Dio infra le nubi, segnale di alleanza fra Lui e gli uomini, foriero di pace, simbolo della misericordia di Dio ecc. ecc.. Quest’ Arco fu vera figura di Maria SS. – Ponam arcum meum in nubibus. Quasi arcus refulgens inter nebulas – ,ed altri passi che protrebbero trovarsi nella Srittura sul riguardo. Molto bene dunque Maria qui viene glorificata col Titolo di Arcona, chiamata dai Padri: paciera dei peccatori ecc. ecc. fu in questa terra vera Iride risplendentissima fra le nubi della Divina Giustizia. Invero verso il 1730 quell’ antica effigie di Maria dell’ Arcona, abbandonata e negletta, si dimostrò all’ improvviso operatrice di una serie infinita di miracoli, avvenuta, come vuole la tradizione, nel modo seguente. Correvano i tempi calamitosi, malattie, miserie, siccità, raccolte infelici, quindi fame. Un povero di Castrignano, a nome Donato Cosma, quanto spregiato dagli uomini, tanto caro a Dio per virtù, attratto nelle membra, trascinavasi a stento a quell’ immagine e pregava Maria per sé e per tutti. Quando un bel dì, nel fervore della preghiera, si scorge all’ improvviso guarito da Maria, e ritorna sano e salvo da ogni malore nel paese. Informa i cittadini del miracolo ottenuto; e tutti, a visita del prodigio, corrono a quell’ immagine, pregano, plorano, cercano e ottengono. Fu allora un’ immensità di miracoli: ciechi, storpi, muti sanati e di Castrignano e di altri paesi. Fan voti a Maria d’ Arcona per ottenere grazie, e vengono esauditi. Con le largizioni di tanti devoti ergevasi allora a quel luogo di miracoli quel tempietto, sacro a Maria Arcona, nel quale al sommo dell’ Altare maggiore, collocavano la miracolosa immagine. I Castrignanesi hanno in Maria d’ Arcona un rifugio in tutte le loro necessità. Quindi si glorifichi particolarmente il patrocinio di quest’ amorosa Madre inverso di questi suoi figliuoli. Da: Castrignano dei Greci di: Angiolino Cotardo |