I Monaci Basiliani furono i seguaci di San Basilio (330-379) fondatore dello omonimo monachesimo cenobitico. Egli impose ai monaci le norme della vita ascetica, dalla preghiera al lavoro. Ma già prima dei Basiliani, l’ eremitismo era largamente praticato presso molte regioni dell’ estremo Oriente e nei paesi ove si svilupparono le antiche civiltà medio orientali e mediterranee, quindi si era introdotto anche nel Salento. Da dati più attendibili risulta che nell’ VIII secolo il nostro Salento, estremità più orientale d’ Italia, dette asilo ai monaci greci, fuggiti dall’ ira delle persecuzioni iconoclaste, i quali si sistemarono stabilmente imponendo religione e regole di vita. “In nessun’ altra contrada, i seguaci di San Basilio eressero i più potenti istituti e fondarono scuole più feconde di sapere. Intorno a questi stabilimenti, poi, si raggrupparono Laure e cripte, dove i Calogeri cercavano un asilo sicuro contro le tentazioni del mondo, così come avevano fatto i monaci della Tebaide e della Palestina. Le cripte venivano decorate con affreschi iconografici e simbolici, di cui resistono ancora considerevoli avanzi in tutte le contrade della provincia” (17). Altro merito dei Basiliani è di aver disseminato la penisola di Icòne: immagini di Madonne o scene della Passione dipinte a tempera a vivaci colori. Racchiuse in rudimentali costruzioni a giorno e situata agli angoli delle strade o sulle colonne d’ ingresso delle chiesette, invitavano il viandante a fermarsi, a pregare e meditare. L’ attività privilegiata dai Basiliani fu l’ agricoltura. I monaci cin l’ esempio e con la parola insegnarono a lavorare la terra alla gente del luogo e a trarne il massimo prodotto. Curarono il prosciugamento delle paludi e destinarono le terre incolte alla cultura dell’ olivo, della vigna del grano. Agevolando la piccola proprietà contadina e resero addirittura di uso comune i due contratti di enfiteusi. (Diritto di godere un fondo altrui con l’ obbligo di apportarvi migliorie e di corrispondere periodicamente un canone). Inoltre fondarono i casali, centri urbani di piccola entità, avendo ottenuto dai Basilei la facoltà di “conducere homines” nelle terre chieste e ottenute in concessione. Fu una vera e propria rinascita caratterizzata anche da una vita sociale e autonoma che dette adito all’ organizzarsi dell’ Universitas con la figura del Siundicos (Sindaco) che la rappresentava giuridicamente. (17) P. Marti,”Nella terra di A. Galateo Da: Castrignano dei Greci di: Angiolino Cotardo |